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Ente di Formazione Accreditato MIUR ai sensi della direttiva 170/16

Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate

CERTIFICAZIONE UNI
INSEGNANTI YOGA

La certificazione UNI 11661:2016 della libera professione di "Insegnante Yoga" è la procedura con cui si attesta mediante verifica che una persona è conforme ai requisiti specificati dall'Ente Italiano di Unificazione, Istituto riconosciuto dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea.


ENTE ITALIANO DI ACCREDITAMENTO
ACCREDIA
ACCREDIA è l'Ente unico nazionale di accreditamento designato dal Governo italiano
ORGANISMO DI VALUTAZIONE
O.d.V.
Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate del C.S.B.
ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE
en.i.c.
Organismo di Certificazione

Chi è UNI?
UNI rappresenta l’Italia presso le organizzazioni di normazione europea (CEN) e mondiale (ISO). La Norma UNI 11661:2016 per l’insegnante di Yoga è stata emessa ai sensi della legge 4/2013.

Chi è OdV e quale ruolo svolge?
Il Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate del C.S.B. è stato qualificato dall’Ente Italiano di Certificazione come OdV - Organismo di Valutazione - con l'incarico di organizzare e presiedere sessioni di valutazione per tutti gli insegnanti Yoga che in Italia desiderano la certificazione UNI.

◆ Chi certifica?
en.i.c è l'ente certificatore in quanto organizzazione legalmente riconosciuta da Accredia che certifica la conformità degli insegnanti Yoga in ottemperanza a specifiche norme di riferimento emanate da UNI. Lo schema di certificazione a Norma UNI 11661:2016 è in fase di accreditamento.

◆ Qual'è il ruolo di Accredia?
Accredia è l'unico ente riconosciuto in Italia ad attestare che gli organismi di certificazione abbiano le competenze per valutare la conformità secondo gli standard UNI di riferimento. ACCREDIA opera sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico e svolge un servizio di pubblica autorità, in quanto l'accreditamento è un servizio svolto nell'interesse pubblico ed un efficace strumento di qualificazione.

◆ Chi può richiedere la certificazione?
Possono concorrere alla certificazione gli insegnanti Yoga che nel rispetto dei requisiti UNI, indipendentemente dalla scuola di formazione, operano nelle modalità delle seguenti tradizioni: HathaYoga, AshtangaYoga, RajaYoga, KundaliniYoga, BhaktiYoga, JnanaYoga, BuddhiYoga, Yogadarshana, Samkhyadarshana.

◆ Dove posso trovare lo schema di certificazione?
www.enteitalianocertificazione.it

◆ Riferimenti normativi e discipline
Certificazione ai sensi della legge 14 gennaio 2013 n°4 “ Disposizioni in materia di professioni non organizzate” art. 9. Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale anno 154 n° 22. Le Discipline oggetto della certificazione sono: HathaYoga, AshtangaYoga, KundaliniYoga, RajaYoga, BhaktiYoga, Yogadarshana, Samkhyadarshana, BuddhiYoga.

◆ Bando degli esami su enteitalianocertificazione.it

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oppure chiamare al 320 3264838

COMUNICATO STAMPA 03/2018
Una tappa importante del percorso è avvenuta sabato 20 gennaio presso il Campus CSB di Ponsacco (PI)

Svolta storica per lo Yoga: ecco i primi insegnanti certificati

PONSACCO (PI), 02 FEBB. 2018 – Sabato 20 gennaio, a Ponsacco in provincia di Pisa, presso il Campus CSB si è svolta l’esame di certificazione, secondo lo standard di qualità definito dalla Norma UNI 11661:2016, dei primi insegnanti di Yoga.

«È stato un evento storico per lo Yoga e un’emozione grande vedere i primi insegnanti al mondo sostenere l’esame per ottenere la certificazione - commenta Fabio Pitti, coordinatore del Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate del Centro Studi Bhaktivedanta. Insegnare Yoga acquisisce ora una nuova dignità e diventa finalmente una professionalità riconosciuta secondo parametri di qualità oggettivi».

I primi a ottenere la certificazione sono stati 15 insegnanti italiani e svizzeri nell’ambito dell’iter, in fase di conclusione, che sta portando alla nascita della prima certificazione al mondo di “insegnante Yoga” supervisionato da un ente nazionale di accreditamento, in questo caso quello designato dal governo italiano, Accredia.

Il Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate del Centro Studi Bhaktivedanta, associazione non profit riconosciuta e di promozione sociale fondata nel 1995 da Marco Ferrini con sede a Ponsacco in provincia di Pisa, è stato uno dei protagonisti di questo risultato, che è il frutto di lunghi mesi di lavoro.

Fabio Pitti, alcuni addetti ai lavori hanno definito quello di sabato 20 gennaio “una giornata storica”. Cosa cambia ora per il mondo dello Yoga?

«Cambia tutto: finalmente oggi una persona che si voglia avvicinare alla professione di insegnante di Yoga ha dei riferimenti chiari, che valgono per tutti indipendentemente dal tipo di scuola e tradizione, e ha la possibilità di certificare e veder riconosciuta secondo precisi standard di qualità la sua professionalità».

Perché era a suo avviso necessaria una certificazione?

«Perché lo Yoga sta diventando un fenomeno di massa e come tale si deve difendere dalle contraffazioni e da coloro che, spinti dal desiderio di cavalcare l’onda di un “prodotto di successo”, finiscono però per stravolgerne il senso, trasmettendo in modo inappropriato ciò che Yoga non è. Lo schema di certificazione predisposto in conformità alla Norma UNI stabilisce invece in modo inequivocabile che Yoga è ciò che è collegato alla Tradizione e alle sue fonti letterarie, ovvero a quel sapere originario da cui questa disciplina origina. Questo principio è una garanzia e una tutela sia degli insegnanti davvero qualificati, collegati a una tradizione autentica, sia degli utenti, che possono contare su parametri oggettivi per discernere a chi affidarsi. Essendo l’insegnamento dello Yoga, come tutte le professioni non ordinistiche regolato dalla legge 4/2013, quella della certificazione era la migliore strada percorribile, oltretutto prevista e incoraggiata dalla norma stessa. In questo, l’Italia è precursore in quanto, quella UNI è la prima Norma di riferimento a livello internazionale; oltretutto l’ente italiano di normazione UNI che l’ha emessa risulta settimo nel rating mondiale».

Che ruolo ha avuto il Dipartimento di Yoga e Scienze Applicate del Centro Studi Bhaktivedanta nella nascita della certificazione a Norma UNI per l’insegnamento dello Yoga?

«Il nostro Dipartimento, che vanta partner internazionali di rilievo come la Dev Sanskriti University di Haridwar, una delle più prestigiose università indiane, è stato nominato “organismo di valutazione” da en.i.c. (Ente Italiano di Certificazione). Siamo cioè il partner tecnico che ha collaborato alla stesura dello schema di certificazione e che si occuperà della valutazione dei candidati.
Il Centro Studi Bhaktivedanta, nato nel 1995 da un’idea di Marco Ferrini, si occupa da oltre vent’anni di approfondire e divulgare il millenario sapere dell’India antica e classica, ed è ormai punto di riferimento internazionale per chiunque voglia studiare in modo profondo i testi dello Yoga e l’enorme corpus letterario della civiltà dei Veda. Questo riconoscimento da parte di en.i.c segue quello ottenuto dal nostro Fondatore, che nel 2012 è stato insignito dal Presidente dell’India della Medaglia d’Oro “in riconoscimento del suo contributo alla divulgazione nel mondo della conoscenza vedica per il miglioramento e il benessere dell’umanità”. È Adjunct Professor e membro della rivista scientifica della Dev Sanskriti University di Haridwar.

Quali sono i parametri contenuti nella certificazione? Qual è la ratio dietro lo schema adottato e in corso di validazione finale da parte di Accredia?

«I parametri dello schema di certificazione sono stati elaborati seguendo le indicazioni della Norma UNI 11661:2016. È stato un lavoro lungo e complesso iniziato nel giugno 2017 per approdare a uno schema di certificazione che prevede due macro profili professionali in cui ricadono solo le tipologie di Yoga e gli stili di insegnamento legati alle tradizioni originarie del sub continente indiano. È necessario infatti possedere le conoscenze approfondite di almeno alcuni dei testi principali dello Yoga tra cui: Veda, Yoga Sutra, Bhagavad Gita, Upanishad, Haha-Yoga Pradipika, Gheranda Samhita, Tantra Shastra.
La ratio è quella di verificare che il professionista possegga sufficienti elementi di conoscenza nell’area storica, filosofica e antropologica, normativo-legislativa, psicologica, comunicativa, metodologia, dell’anatomia e della fisiologia del corpo umano».

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  • (+39) 320 3264838

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